Olimpiadi Londra 2012 – Ultime Medal Race

Dopo la Medal Race 470 maschile, gli azzurri Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti chiudono al 4° posto overall, sesti in Medal. Ottima regata per Giulia Conti-Giovanna Micol nel 470 femminile che concludono la regata finale al 2° posto e al 5° overall.

Carlo Croce raggiunto al termine delle regate ha detto: “Onestamente, come avevo dichiarato a Loano, una medaglia me l’aspettavo, ma le cose non sono andate così. Alessandra (Sensini), che sicuramente poteva mirare ad una medaglia, in questa Olimpiade non si è mai ritrovata è stata sempre un po’ tesa, non è riuscita a trovare la sua concentrazione, una delle sue qualità, anche se non c’è dubbio che è ancora un’atleta da medaglia.”

“Per quanto riguarda gli altri due equipaggi su cui puntavamo per una medaglia, i 470 maschili e femminili – ha continuato Croce – abbiamo ottenuto un quarto e un quinto posto dietro a degli equipaggi formidabili. I risultati sono stati rovinati da due giornate no, con il rovesciamento di Zandonà-Zucchetti nella prima giornata, e i due sedicesimi di Giulia Conti e Giovanna Micol nella quarta.

Manca poco, un centimetro, quel centimetro che va ricercato con grande attenzione. Non è semplice farlo, bisogna prendere un foglio bianco e guardare da dove ripartire. C’è sempre qualcosa che alla fine ci manca pur avendo degli equipaggi di primo piano, avendo lavorato molto e credo bene a livello tecnico.

Bisogna valutare con serietà la situazione – ha terminato il Presidente – capire che strada prendere. Abbiamo dei giovani promettenti, ma non è semplice, mancano solo quattro anni a Rio 2016, bisogna vedere come fare, è un bel rebus per tutti. Eravamo vicini a risolverlo, ma per il momento non l’abbiamo risolto.”

A caldo anche il breve bilancio di Luca De Pedrini, Direttore Tecnico della Nazionale FIV: “Abbiamo raccolto meno di quello che ci aspettavamo arrivando in finale solo con quattro barche. L’obiettivo era di conquistare una o due medaglie ma solo una barca ha regatato per vincerla, quella di Zandonà e Zucchetti. L’equipaggio del 470 femminile, quello di Conti e Micol, ha concluso con uno splendido secondo posto la prova di oggi e il 5° assoluto. Il risultato è questo: non ce l’abbiamo fatta con Alessandra, non ce l’abbiamo fatta con Zandonà-Zucchetti e nemmeno con Conti-Micol, mentre nel 49er con Angilella-Sibello abbiamo ottenuto più di quello che ci aspettavamo. Questo è obiettivamente il nostro valore e gli altri sono stati più bravi. Comunque tutti gli atleti ce l’hanno messa tutta, nessuno ha mollato e tutti hanno regatato al massimo delle loro possibilità. Stesso discorso vale per i tecnici che hanno lavorato al 100%. Il mio ringraziamento ha concluso De Pedrini – va a tutto il team, atleti, tecnici, allo staff medico, allo staff che si è occupato del meteo e del regolamento. Queste ultime, sono persone che noi, vivendo alla base, abbiamo visto raramente ma che sono sempre state in contatto con gli atleti svolgendo un lavoro molto importante e prezioso.

Nel 470 maschile Medaglia d’Oro per Mathew Belcher-Malcom Page (AUS) a 22 punti, Argento per Luke Patience-Stuart Bithell (GBR) a 30 e Bronzo Lucas Calabrese –Juan de la Fuente (ARG) a 63 punti.

Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti chiudono la loro partecipazione olimpica al 4° posto con i parziali 6-(26)-1-8-6-14-8-4-11-3-6M e 72 punti.

Nel 470 femminile medaglia d’Oro per Jo Aleh-Olivia Powrie (NZL) 35 pt, Argento per Hannah Mills-Saskia Clark(GBR) 51 punti e Bronzo per Lisa Westerhof-Lobke Berkhout (NED) a 64 punti.

Giulia Conti- Giovanna Micol chiudono le Olimpiadi di Londra 2012 al 5° posto con i parziali 8-10-(18)-2-3-1-16-16-6-7-2M e 73 punti.

La cronaca della Medal Race 470 Maschile:
Partenza con 11 nodi da 145 gradi. Gabrio Zandonà (CV Marina Militare)-Pietro Zucchetti (SV Fiamme Gialle) navigano al centro del campo nella prima bolina assieme all’equipaggio argentino Calabrese-De la Fuente. Percorso breve LR2 per i dieci equipaggi impegnati in Medal Race. L’equipaggio azzurro gira la prima boa di bolina all’8° posto mentre gli argentini sono quinti. Primi i britannici Patience-Bithell. Il vento è calato e misura 6 nodi da 150 gradi. Al cancello di poppa l’australiano Belcher-Page gira per primo scegliendo la boa di sinistra, destra invece per i britannici, ora al terzo posto. Gli argentini sono al 4° posto seguiti 10 secondi dopo dagli azzurri Zandonà-Zucchetti, sesti. Seconda e ultima bolina con la Gran Bretagna che a metà lato torna al comando per poi dover cedere il passo agli australiani prima della terza boa. Match race tra i due equipaggi in lotta per la medaglia d’Oro. Ottima bolina per gli argentini Calabrese-De la Fuente che transitano al 3° posto. Primi i croati Fantela-Marenic, secondi gli australiani. Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti sono sempre sesti a 21 secondi dagli argentini. Penalità per i britannici Patience-Bithell per pompaggio e all’equipaggio francese per aver virato troppo vicino alla boa di bolina. Sul traguardo, primi i croati Fantela-Marenic, secondi gli australiani Belcher-Page e terzi gli argentini Calabrese-De La Fuente. Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti sulla linea d’arrivo sono al 6° posto.

La cronaca della Medal Race 470 Femminile:
La Medal Race del 470 femminile al via alle 14 ore italiane con soli 8 nodi da sud est. Anche per questa regata percorso breve LR2. In lotta per la medaglia di Bronzo ben cinque equipaggi Olanda, Francia, Brasile, Australia e Italia. Partenza non buona per le azzurre Giulia Conti- Giovanna Micol (CC Aniene) che si autopenalizzano in partenza per un’infrazione al regolamento. Primo lato di bolina eccezionale per le azzurre che girano la prima boa al 2° posto alle spalle delle neozelandesi Jo Aleh-Olivia Powrie. Primo lato di poppa con le azzurre che navigano sulla destra del campo. Al cancello Conti-Micol sono sempre al 2° posto alle spalle delle Kiwi, posizione mantenuta anche al termine della seconda bolina. Terze ora le tedesche Katherin Kaldeback-Federika Belcher. Grande Medal Race per Giulia Conti-Giovanna Micol che tagliano il traguardo al 2° posto.

Giulia Conti rientrata a terra ha dichiarato: ”Dopo la partenza ci siamo autopenalizzate perchè avevamo toccato la barca delle spagnole. Eravamo ultime, tutto il gruppo andava a sinistra, noi credevamo nella destra perché c’era più pressione verso le dighe. Scelta che ha pagato e ci ha permesso di girare al secondo posto, posizione che non abbiamo più perso fino alla fine. Per quanto riguarda la nostra Olimpiade, continua Giulia, siamo soddisfatte perché anche dopo la giornata no, cosa che può succedere, non abbiamo gettato la spugna, ma abbiamo continuato a combattere punto per punto ed è stato difficilissimo. Per il futuro – ha terminato Giulia, penso a Rio 2016 naturalmente, ma non so con chi e con che barca. Sarà un’Olimpiade tutta nuova”

“Questa è stata la mia ultima regata – ha dichiarato Giovanna Micol – ora mi dedicherò alla famiglia, farò un figlio e lavorerò come architetto. A trent’anni credo che sia giunto il momento di fare altro nella vita.”

Dopo Giulia Conti, è stata la volta del loro tecnico Gigi Picciau: “Oggi le ragazze hanno fatto una grande regata – ha commentato il tecnico del 470 femminile – nonostante essersi auto inflitte una penalità per avere toccato la barca spagnola. L’unico rimpianto è stato il giorno di black-out, ma alla fine il 5° posto dice che hanno fatto bene, hanno lavorato e non si sono risparmiate per tutto l’anno e purtroppo quella giornata ha pregiudicato il risultato.”

Via | www.federvela.it – Foto: FIV/C.Borlenghi

Zhik Nautica Moth World Championship 2012

18-26 Agosto – Vela Club Campione – Il 16 agosto con le regate del Campionato Nazionale Open inizia ufficialmente un Campionato del Mondo della Classe Moth International con numeri da record. Ad oggi sono infatti 119 iscritti provenienti da 20 nazioni, 4 continenti. Allo Zhik Nautica Moth Worlds si parleranno 13 lingue.

Gli eventi si svolgeranno nelle acque antistanti il Vela Club Campione e Campione Univela, rispettivamente circolo organizzatore e gestore dei servizi logistici.

Zhik e Nautica sono gli sponsor ufficiali dell’evento ed il loro supporto sarà prezioso anche per l’esperienza pratica dei due marchi e grazie ad i contenuti tecnologici dei loro prodotti in quest’occasione messi a disposizione degli atleti.

L’Italia schiera 12 atleti raggruppati in un unico team supportato da Kiwi Drops, PROtect Tapes e Velocitek. Tra i membri del Team Italia troviamo velisti del calibro di Pietro Sibello, Enrico Fonda, Stefano Rizzi e Francesco Bianchi Campione italiano in carica.

Unitamente al campionato Nazionale Open ed al Campionato Mondiale la Zhik ha organizzato una particolare competizione, il Mothapalooza gara di immagine in cui le già spettacolari barche coinvolte verranno giudicate per il “look”.

IMCA Italy, l’associazione di classe che si occupa del Moth in Italia, Nei Giorni 18 e 22 agosto mette a disposizione un Moth a tutti i velisti esperti che volessero provare l’ebrezza di volare sull’acqua a 20 nodi con soli 12 di vento.

Per informazioni e prenotazione del test in acqua scrivere un’email a imca.italy@gmail.com

info su www.mothworlds.org – Video dal Mondiale 2011

Difendere la posizione in partenza

A quanto pare questo bimbo ha deciso che partire in barca giuria era la scelta tattica giusta.

E per difendere la sua posizione ha virato sul posto… 48 volte.

Via | propercourse.blogspot.it

News interessanti da Comar Yachts

Comar Comet 31s

Da Comar Yachts un bel comunicato, ricco di informazioni ed esaustivo per quanto si sta muovendo dal punto di vista del mercato della vela in questo periodo.

La prima info interessante è la dichiarazione di non partecipare al Salone di Genova ma all’esposizione organizzata dal 4 all’8 ottobre all’Arsenale della Marina Militare di La Spezia (un’ulteriore conferma che questo salone si farà)

Anche se a malincuore Comar Yachts, dopo lunghe riflessioni, ha scelto di non partecipare al Salone Nautico di Genova avendo constatato, insieme a molti altri operatori che esistono alternative di investimento probabilmente più proficue. Per consentire comunque agli appassionati di poter vedere e testare alcune delle barche prodotte dal Cantiere di Fiumicino, Comar sarà comunque presente, con le imbarcazioni più piccole, all’esposizione organizzata dal 4 all’8 ottobre all’Arsenale della Marina Militare di La Spezia.

Seconda info interessante, il mercato si sposta verso le medio piccole

L’attività di produzione di Comar in questa prima parte dell’anno è incentrata sulla produzione dei Comet 26 s e Comet 31s. Le elevate richieste verso le piccole ha suggerito a Massimo Guardigli l’opportunità di portare nel Cantiere di Fiumicino la produzione del C31s in modo da consentire a Comar Poland di far fronte in autonomia alla costruzione dei C26s. I motivi della grande richiesta di queste imbarcazioni, in ragione di 38 C26s e 22 C21s, rispetto alle imbarcazioni di maggiori dimensioni è certamente da ricercare nell’attuale momento economico che porta gli appassionati a scegliere barche a vela di dimensioni contenute, ma che consentano crociere anche a famiglie o amici, in sicurezza e con tutte le comodità di una barca più grande.

Le piccole dimensioni, se ben studiate e con un buon design, hanno molto appeal e sono ideali per poter essere manovrate da un equipaggio ridotto.

Dal mercato internazionale invece un concreto interesse per le grandi della gamma proposta da Comar: un C100rs in trattative avanzate e un C73rs piedi. In tutti i casi si tratta di richieste per lunghe navigazioni, per questo la scelta dei raised saloon, molto performanti con grandi abitabilità negli interni per armatore, ospiti ed equipaggio.

Da maggio 2012 inoltre Comar è presente in Cina con Media Ship Asia, società a partecipazione cinese per il 51% e famiglia Guardigli per il 49%, con sede a Shanghai. La Società rappresenta in Cina altri importanti brand della cantieristica italiana e ha venduto i due primi Comet 26 s destinati all’attività di Scuola Vela.

Intanto Comar Service ha approntato un’interessante offerta per l’invernaggio di imbarcazioni e a vela e a motore che, oltre a prezzi agevolati, offre una serie di interessanti servizi volti a coadiuvare l’armatore nella gestione della propria imbarcazione.

Link www.comaryachts.it

Foto Beneteau First Twenty in navigazione

beneteau first twenty

Aurelio mi segnala questa foto del nuovo Beneteau First Twenty che ha trovato su www.voilemagazine.com. E’ evidente la mancanza di paterazzo e sartie basse.

Nella seconda foto si vede molto bene la randa square, quadrata in alto, e ancora l’assenza di paterazzo e l’accenno di bompresso controventato.

beneteau first twenty

Olimpiadi: sport fisici vs sport mentali

Ad Olimpiadi in corso si riaccende, come da tradizione, il dibattito sulle discipline sportive inserite all’interno dei giochi e su quelle escluse, soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti sport mentali, tra questi gli scacchi e il backgammon.

Negli ultimi anni, tale dibattito coinvolge particolarmente il poker, gradualmente liberatosi dell’etichetta di gioco d’azzardo e ormai accettato a pieno titolo tra gli sport mentali. Sembra che se voleste giocare a texas holdem alle Olimpiadi, oppure tifare per i vostri campioni prediletti, questo non sarà possibile neanche a Rio de Janeiro 2016.

Il problema chiaramente non riguarda il poker in sé ma le discipline che non coinvolgono e non prevedono uno sforzo fisico, discipline per le quali furono pensate le Olimpiadi antiche e successivamente modellate quelle moderne, come noto, iniziate a partire 1896.
L’accettazione di una disciplina nell’ambito della competizione olimpica, è il risultato di un lungo processo, non sempre definitivo e che, a seconda dello sport, può anche cambiare nel tempo o essere messo in discussione.

Per quanto riguarda la vela, uno degli sport che furono accolti quasi subito tra quelli olimpici, la storia delle imbarcazioni ammesse a competere è abbastanza complessa, considerando le diverse tipologie esistenti attraverso le quali è possibile praticarla e come tali tipologie si sono evolute nel tempo.
Dal 1908 fino al 1948 circa, le imbarcazioni ammesse a competere erano scelte in base alla loro lunghezza. Era, infatti, la lunghezza a stabilire i canoni per le varie categorie (da 6 a 12 metri), mentre successivamente si procedette a creare categorie ispirate a singole tipologie di imbarcazione.
Per esempio, tra le cosiddette derive, il Finn a partire dal 1952 ha sempre rappresentato una specialità olimpica, mentre solo dalle ultime tre o quattro manifestazioni sono state inserite i 49r e i Laser Radial.

Tra le barche a chiglia un evergreen è da sempre la Star, esclusa dalla competizione solo nel 1976. Fortuna alterna hanno invece goduto i Dragoni e i Soling, la prima molto usata fino agli anni Settanta, la seconda fino al 2000. L’Yngling non ha fatto invece neanche in tempo ad apparire a Pechino 2008 da essere subito rimpiazzata a Londra con l’Elliott 6m.

Recentissima l’introduzione, infine, della vela da tavola, introdotta a Pechino e confermata per Londra, e che all’Italia ha regalato belle soddisfazioni con atleti qualificati per il Medal race, nonostante sfortunatamente la finale non abbia premiato la nostra Alessandra Sensini, da vent’anni parte integrante dell’Italia della Vela.

Anche la tavola a vela, amata dai giovanissimi, non sarà più tra le discipline olimpiche a partire dal 2016. Come gli amori, anche le discipline olimpiche, in alcuni casi, vanno e vengono e forse un giorno anche gli sport mentali saranno parte integrante delle Olimpiadi. Nel frattempo, per i neofiti, una guida al gioco del poker potrebbe essere utile, per prepararsi nel caso ci fosse un’altra nazionale italiana per cui tifare.

Olimpiadi Londra 2012 – Day 11

Undicesimo giorno di regata dei XXX Giochi Olimpici Londra 2012. Al termine della Medal Race per la classe 49er Giuseppe Angilella – Gianfranco Sibello chiudono al 9° posto overall. Nel 470 femminile, Giulia Conti e Giovanna Micol si qualificano per la Medal Race. Oggi riposo per il 470 maschile che domani vedrà impegnati in Medal Race Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti.

Primi sulla linea di partenza alle 12 ore locali il 470 femminile (Race 9&10) seguiti dalla Medal Race dei 49er alle 14 italiane e ultimo a scendere in campo il Match Race femminile.

49er (20 nazioni): La Medal Race della classe 49er è partita con 4-5 nodi di vento da ovest-sud-ovest su percorso LG3. In regata Giuseppe Angilella – Gianfranco Sibello che alla prima boa sono al 6° posto, primi Nico Delle-Karth – Nikolaus Resch (AUT), secondi Stephen Morrison-Ben Rhodes (GBR) e terzi Peter Burling-Blair Tuke (NZL). Al termine della seconda bolina posizioni invertite per i britannici e i neozelandesi. Gli azzurri Angilella-Sibello sono al 7° posto. Buon recupero dell’equipaggio italiano che transita dal secondo cancello di poppa al 5° posto alle spalle dei portoghesi Bernardo Freitas-Francisco Rebello De Andrade. Sul traguardo primi gli austriaci Nico Delle-Karth – Nikolaus Resch, secondi i kiwi Peter Burling-Blair Tuke e terzi i danesi Allan Norregaard-Peter Lang. Giuseppe Angilella-Pietro Sibello tagliano la linea d’arrivo all’8° posto.

Gli azzurri Giuseppe Angilella – Gianfranco Sibello chudono al 9° posto (parziali 14-11-13-10-11-7-8-12-15-3-13-(18)-9-5-1-8M.

Oro per Nathan Outteridge-Iain Jensen (AUS) a 65 punti, Argento per Peter Burling-Blair Tuke (NZL) a quota 95 e Bronzo per Allan Norregaard-Peter Lang (DEN) a 130 punti.

470 Femminile (20 nazioni): Giornata decisiva per le azzurre Giulia Conti-Giovanna Micol per la qualifica alla Medal Race. Race 9 al via con soli 6 nodi di vento da 225° su percorso LR3. Buona la partenza dell’equipaggio italiano che nella prima bolina naviga sulla destra del campo di regata nel gruppo di testa con le polacche e le brasiliane. Ottima prima bolina per Giulia Conti-Giovanna Micol che alla prima boa sono al 1° posto, seguite dalle cinesi Wang-Huang e dalle brasiliane Oliveira-Barbichan. Il primo lato di poppa vede cinque equipaggi raccolti in 50 metri e al cancello le cinesi scelgono la boa di sinistra: sono prime ora, seguite dalle australiane Rechichi-Stowell e da Conti-Micol al 3° posto. Male per le azzurre la seconda bolina che le vede perdere sei posizioni e girare la terza boa al 9° posto. Al termine della terza bolina le azzurre Conti-Micol recuperano e sono al 6° posto. Prime sempre le cinesi Wang-Huang, seconde le kiwi Aleh-Powrie e terze le francesi Lecointre-Geron. Sul traguardo, prime le cinesi, seconde le neozelandesi e terze le francesi. Giulia Conti-Giovanna Micol chiudono al 6° posto.

Nella seconda prova inizio in salita per Conti-Micol che al termine della prima bolina in boa sono al 16° posto. Prime le australiane Rechichi-Stowell, seconde le spagnole Pacheco-Betanzos e terze, al termine del primo lato di poppa, le britanniche Mills-Clark. Nella seconda bolina il vento aumenta a 9 nodi da 245° e le azzurre girano la terza boa al 5° posto. Sempre prime le australiane, seconde le spagnole e terze, ora, le argentine Sesto-Monsegur. Nel secondo lato di poppa Conti-Micol perdono posizioni e sono settime. Le spagnole Pacheco-Betanzos sono al 3° posto e passano in seconda posizione Hannah Mills-Saskia Clark (GBR). Vincono con ampio margine le australiane Elise Rechichi-Belinda Stowell, seconde Mills-Clark (GBR) e terze le argentine Sesto-Monsegur. Giulia Conti-Giovanna Micol tagliano il traguardo al 7° posto.

Dopo dieci prove con uno scarto le azzurre Giulia Conti-Giovanna Micol si qualificano per la Medal Race e sono al 7° posto in classifica provvisoria (parziali 8-10-(18)-2-3-1-16-16-6-7) con 69 punti.

Queste le atlete che disputeranno la Medal Race: Jo Aleh-Olivia Powrie (NZL) 33 punti, Hannah Mills-Saskia Clark(GBR) 33 punti, Lisa Westerhof-Lobke Berkhout (NED) 52, Camille Lecointre-Mathilde Geron (Fra) 55, Fernanda Oliveira-Ana Barbachan (BRA) 61, Elise Rechichi-Belinda Stowell (AUS) 67, Giulia Conti-Giovanna Micol (ITA) 69, Katherin Kaldeback-Federika Belcher (GER) 78, Amanda Clark-Sarah Lihan (USA) 78 e Tara Pacheco-Berta Betanzos (ESP) 93.

470 Maschile (27 nazioni): Giornata di riposo per Gabrio Zandonà – Pietro Zucchetti che domani disputeranno la Medal Race. Dopo 10 prove e uno scarto gli azzurri sono al 4° posto in classifica provvisoria con 60 punti e i parziali 6-(26)-1-8-6-14-8-4-11-3. Primi gli australiani Belcher-Page a 18 punti (oggi 1-1), secondi i britannici Patience-Bithell (22 pt), terzi gli argentini Calabrese-De la Fuente (57) e quinti i kiwi Snow Hansen-Saunders a 72.

Via | www.federvela.it – Foto: FIV/C.Borlenghi

Fotografie – Helsinki – Mondiale ORCi 2012

Si sta disputando in questi giorni a Helsinki, in Finlandia, il Mondiale Orci, organizzato dal Sailing Club Merenkävijät con la partnership di Audi. Sono 130 barche impegnate nelle acque finlandesi.

Info su merenkavijat.fi/orcworlds2012 – Foto di Max Ranchi

Olimpiadi Londra 2012 – Day 10

Decimo giorno di regata dei XXX Giochi Olimpici Londra 2012 con la disputa della Medal Race per l’RS:X femminile e maschile. In regata anche il 470 maschile e femminile. Riposo per i 49er in attesa della Medal Race.

Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti si qualificano per la Medal Race nel 470 maschile e sono al 4° posto in classifica provvisoria. Male oggi Giulia Conti-Giovanna Micol al 16° posto nella prima prova e 17ime nella seconda. Le azzurre sono all’8° posto in classifica.

470 Maschile (27 nazioni): Prima prova del giorno su percorso O4 con 10 nodi da 225°. Gabrio Zandonà – Pietro Zucchetti si dirigono verso la sinistra del campo di regata e sono in testa alla flotta. Alla boa 1 sono all’8° posto. Primi gli australiani Belcher-Page, secondi Calabrese-De la Fuente (ARG) e terzi Leboucher-Garos (FRA). Posizioni invariate per il gruppo di testa alla boa 3, ma Zandonà-Zucchetti perdono posizioni e sono all’11° posto. L’equipaggio azzurro fatica a ingranare e alla boa 5 transita in 12esima posizione. Sempre primi Belcher-Page seguiti ora però dai britannici Patience-Bithell e al terzo posto da Fantela-Marenic (CRO). Nel sesto lato Zandonà-Zucchetti attaccano e alla boa 6 hanno recuperato quattro posizioni e sono all’8° posto. Vittoria per Belcher-Page (AUS), secondi Fantela-Marenic (CRO) e terzi Patience-Bithell (GBR). Zandonà-Zucchetti sul traguardo sono all’11° posto.

Ottimo inizio della decima prova per Gabrio Zandonà-Pietro Zucchetti al comando alle prime due boe seguiti dai britannici Patience-Bithell e al terzo posto dagli statunitensi McNahy-Bihel. Alla boa 3 passano al comando i britannici con Zandonà-Zucchetti secondi. Terzi sempre gli statunitensi che alla boa successiva sono quarti. Secondi ora gli australiani Belcher-Page e terzi gli azzurri. Grande regata di Zandonà-Zucchetti che chiudono al 3° posto sul traguardo alle spalle degli australiani Belcher-Page e a soli due secondi dai britannici Patience-Bithell, secondi.

Gabrio Zandonà – Pietro Zucchetti dopo 10 prove e uno scarto sono al 4° posto in classifica provvisoria con 60 punti e i parziali 6-(26)-1-8-6-14-8-4-11-3. Primi gli australiani Belcher-Page a 18 punti, secondi i britannici Patience-Bithell (22 pt), terzi gli argentini Calabrese-De la Fuente (57) e quinti i kiwi Snow Hansen-Saunders a 72.

470 Femminile (20 nazioni): Dopo il giorno di riposo, tornano in acqua per disputare Race 7&8 le azzurre Giulia Conti-Giovanna Micol. Partenza della prima prova su percorso I4 pochi minuti dopo le 12 con 10 nodi da sud ovest. Inizio di giornata difficile per Giulia Conti – Giovanna Micol che al termine del primo lato d bolina sono al 14° posto. In testa le cinesi Wang-Huang seguite dalle croate Nincevic-Zupan e al terzo posto dalle israeliane Cohen-Buskila. Cambio al vertice al termine della seconda bolina con prime ora le kiwi Aleh-Powrie. Le azzurre perdono posizioni e alla boa 5 sono al 18° posto. Conti-Micol nei lati successivi guadagnano posizioni e grazie al buon recupero tagliano il traguardo al 16° posto. Vittoria di giornata per le neozelandesi Jo Aleh – Olivia Powrie, seconde le cinesi Wang-Huang e terze le statunitensi Clark-Lihan. Anche la seconda prova del giorno è da dimenticare. Le azzurre Conti-Micol transitano al 13° posto nelle prime due boe per poi perdere posizioni e tagliare il traguardo al 17° posto.

Dopo otto prove con uno scarto le azzurre Giulia Conti – Giovanna Micol retrocedono all’8° posto in classifica provvisoria (parziali 8-10-(18)-2-3-1-16-17) con 75 punti. Prime le kiwi Jo Aleh-Olivia Powrie (21 pt, oggi due primi), seconde Hannah Mills-Saskia Clark(GBR) a 25 punti, e terze le olandesi Westerhof-Berkhout a 28.

Oggi giornata decisiva per la qualifica alla Medal Race.

RS:X Maschile (38 nazioni): Pioggia, 14 gradi di temperatura e 15 nodi di vento da 225 al momento della partenza della Medal Race dell’RS:X maschile, iniziata alle 13.00 locali. Buona partenza del polacco Miarczynski che si dirige a sinistra seguito da quasi tutti i concorrenti tranne Stauffacher (SUI), Bontemps (FRA) e Dempsey (GBR). Durante il primo lato bolina Dorian Van Rijsselberge (NED), che ha già l’oro al collo, prende la testa della regata e gira la prima boa con 2 secondi di vantaggio su Bontemps (FRA) e 4 su Dempsey (GBR). Miarczynski, che sta cercando di scalzare Wilhelm (GER) dal terzo gradino del podio, è quarto mentre il tedesco e nono. Van Rijsselberge incrementa il vantaggio e si tiene dietro Bontemps e Dempsey che lo seguono rispettivamente in seconda e terza posizione. Durante il terzo lato di bolina il francese supera l’olandese e per i due lati riesce a mantenere la leadership. Nell’ultima poppa Van Rijsselberge ritorna in testa e vince la Medal Race dell’RS:x maschile con 3 secondi su Bontemps. Terzo posto per il britannico Nick Dempsey che si aggiudica l’argento. Il tedesco Wilhelm, entrato in Medal Race al terzo posto, parte male e conduce una regata sempre nelle ultime posizioni. Alla fine è nono e deve dire addio al bronzo che va a Miarczynski (POL) che termina la prova al quarto posto.

Dopo dieci prove con uno scarto Federico Esposito chiude la sua prima esperienza olimpica al 34° posto con i parziali 31-30-33-31-32-(36)-33-35-29-15 e 269 punti.

49er (20 nazioni): Riposo per i 49er in attesa di disputare domani la Medal Race. Giornata memorabile ieri per Giuseppe Angilella (CC Roggero di Lauria) – Gianfranco Sibello (GS Fiamme Gialle) che si qualificano per la Medal Race dopo aver tagliato il traguardo al 1° posto nel’ultima prova del giorno ed essersi piazzati al 5° posto in race 14.

Dopo quindici prove e uno scarto Giuseppe Angilella – Gianfranco Sibello sono al 9° posto in classifica provvisoria, qualificandosi quindi per la Medal Race (parziali 14-11-13-10-11-7-8-12-15-3-13-(18)-9-5-1 e 132 punti.

Questi gli equipaggi che disputeranno la Medal: Nathan Outteridge-Iain Jensen (AUS) 48 punti, Peter Burling-Blair Tuke (NZL) 76, Allan Norregaard-Peter Lang (DEN) 108, Lauri Lehtinen-Kalle Bask (FIN) 109, Stephen Morrison-Ben Rhodes (GBR) 114, Manu Dyen-Stéphane Christidis (FRA) 115, Nico Delle – Karth-Nikolaus Resch (AUT) 116, Bernardo Freitas-Francisco Rebello De Andrade (POR) 120, Giuseppe Angilella-Gianfranco Sibello (ITA) 132 e Jonas von Geijer-Niclas Düring (SWE) 135.

Match Race femminile classe Elliott 6m (12 nazioni): Dopo due giorni di riposo, sono tornati in acqua gli otto equipaggi che hanno conquistato l’accesso ai quarti di finale. Questi gli accoppiamenti: Australia-Olanda, USA-Finlandia, Spagna-Francia e Russia-Gran Bretagna.
Nella prima giornata dei quarti, Olivia Price (AUS) e Renee Groeneveld (NED) chiudono sull’1 a 1, mentre Anna Tunnicliffe (USA) conduce su Silja Lehtinen (FIN) per 2 a 0. Doppio vantaggio anche per la spagnola Tamara Echegoyen sulla francese Claire Leroy (2-0) e parità tra Ekaterina Skudina (RUS) e la beniamina di casa Lucy Macgregor (GBR), che hanno chiuso sull’1-1.

I quarti di finale si disputano al meglio delle 5 regate e si concluderanno domani. I quattro equipaggi che passeranno il turno torneranno in acqua giovedì 10 agosto per il confronto di semifinale.

Via | federvela – foto studio Borlenghi

Olimpiadi Londra 2012 – Medal Race RS:X

Si è disputata ieri la Medal Race della tavola RS:X Femminile, molto probabilmente l’ultima Olimpiade per questa classe. Tra le 10 più forti atlete al Mondo la nostra Alessandra Sensini, alla sua sesta partecipazione.

Sulla linea di partenza vento rafficato da 230°, percorso L3. A portarsi al comando l’ucraina Maslivets che non raggiunge la layline e che perde parte del vantaggio sulle avversarie alla boa 1. Alessandra Sensini gira la prima boa al 5° posto. Seconda la britannica Shaw e terza la spagnola Alabau. Posizioni invariate al cancello di poppa. Al termine della seconda bolina Sensini è ottava. Nel quarto lato Maslivets (UCR) ha un vantaggio di 230 metri sulle avversarie, Alabau (ESP) recupera una posizione ed è seconda. Terza Bryony Shaw (GBR). Colpo di scena nell’ultimo lato di poppa con la spagnola Marina Alabau che prende il comando, si aggiudica la Medal e vince la medaglia d’Oro. Medaglia d’Argento per Tuuli Petäjä (FIN) e Bronzo per Zofia Noceti-Klepacka (POL). L’azzurra Alessandra Sensini taglia il traguardo all’8° posto e chiude al 9° posto.

Questa la classifica finale:1. Marina Alabau (ESP) 26 punti, 2. Tuuli Petäjä (FIN) 46, 3. Zofia Noceti-Klepacka (POL) 47, 4. Olga Maslivets (UKR) 48, 5. Moana Delle (GER) 51, 6. Lee-El Korzits (ISR) 56, 7. Bryony Shaw (GBR) 59, 8. Charline Picon (FRA) 89, 9. Alessandra Sensini (ITA) 95 (parziali (12)-9-11-8-11-9-6-6-10-9-16) e 10. Nikola Girke (CAN) 109.

Alessandra Sensini, intervistata telefonicamente, ha dichiarato: “La mia prima Olimpiade è stata Barcellona nel 1992. Sono cambiate veramente tante cose nel corso delle sei edizioni a cui ho preso parte: una carriera olimpica veramente lunga, 20 anni! Londra 2012 non è andata bene fin dall’inizio. E’ stato un quadriennio estremamente complicato, con tanti problemi e difficoltà da affrontare e da superare: non ultima la lesione al quadricipite a un mese dai Giochi. L’infortunio non mi ha permesso di allenarmi a Torbole come avevamo programmato, un campo simile a Weymouth. Queste sono tutte cose che non ti consentono di arrivare a un’Olimpiade sicura di te al 100%. Cosa mi auguro di aver trasmesso alla vela italiana? – ha continuato Sensini – Prima di tutto il fatto che la vela olimpica può essere una splendida carriera: il percorso ora è completo, strutturato e per qualisiasi velista vincere la medaglia olimpica rappresenta il massimo. Ma la cosa più importante che spero di aver trasmesso è il modo di lavorare: in questi venti anni abbiamo scritto pagine importanti nella storia del windsurf e spero che tutti i velisti, soprattutto i più giovani, potranno far tesoro di questa esperienza.

Questa la dichiarazione di Carlo Croce al termine della prova di Alessandra Sensini, vincitrice di ben quattro medaglie in quattro edizioni consecutive dei Giochi e che ha chiuso al 9° posto la sua sesta Olimpiade.

Non possiamo che essere grati ad Alessandra – ha detto Croce – per tutto quello che ha fatto per la vela italiana. Voglio sottolineare in particolare lo spessore della persona e dell’atleta che ha comunque voluto provarci, prendendo parte alle selezioni interne, vincendole meritatamente e presentandosi al via della sua sesta Olimpiade. Il non essere riuscita a ottenere un risultato non è assolutamente un dramma, il tutto credo stia nel fatto che il livello delle concorrenti si è notevolmente alzato. Molte delle ragazze ora hanno qualità e capacità che prima aveva solo lei. In passato accadeva che Alessandra, anche con una brutta partenza, riusciva a recuperare posizioni durante la regata. Adesso, con il livellamento verso l’alto delle avversarie, partendo male la rimonta è spesso difficile. Penso che a una persona come Alessandra – ha proseguito il Presidente FIV – che ha dedicato la propria vita agonistica alla vela azzurra, bisogna riconoscere un grande tributo e dire grazie per tutto ciò che è stata in grado di fare nella sua lunghissima e incredibile carriera. E’ stata fantastica. Non finirà qui di certo, credo abbia già delle idee per il futuro, sicuramente questo capitolo lo ritengo chiuso soprattutto perché la tavola probabilmente non sarà più tra le discipline olimpiche.

E’ un’atleta che ha dimostrato sempre di avere formidabili qualità sportive e umane – ha concluso Croce – e di essere, a 42 anni d’età, ancora tra le prime 10 al mondo”.

Queste invece le parole del Tecnico Federale Paolo Ghione, al fianco di Alessandra Sensini già dalle Olimpiadi di Pechino: “L’approccio finale alla sua sesta Olimpiade non è stato certo dei più semplici. 25 giorni fa una rilevante lesione muscolare al quadricipite ci ha costretto a rinunciare a un’importante sessione di allenamento prevista sul lago di Garda, dove le condizioni meteo sono simili a quelle di Weymouth. Sul Garda, Alessandra avrebbe cercato di affinare ancora entrambe la velocità e il set up. Arrivati a Weymouth ci siamo dovuti confrontare con i problemi relativi alla Tavola RS fornita dall’organizzazione: la pinna entrava nella scassa per quasi un centimetro e per giorni si è cercata una soluzione compatibile con le regole di classe che consentisse di risolvere il problema, ma che non è stata trovata. Il cambio materiale non ha certo giovato alla serenità di Alessandra. La prima prova, la voglia di far bene, di iniziare con il piede giusto l’hanno spinta fuori dalla linea di pochi millimetri. Un OCS che ha pesato, con tutta la flotta che è andata a sinistra e si avvantaggiata di un minuto, percorso alla velocità media di 15 nodi. Regata chiusa.

Nonostante questo, Alessandra ha non ha mai mollato, cercando soluzioni giorno per giorno e richiedendo a se stessa sempre qualcosa in più per contrastare una situazione davvero complessa. Questa grande Atleta con la A maiuscola ci ha regalato ancora una volta una prestazione sublime. Da “Capitana” della squadra è un esempio per tutti!

Detto questo quando si ambisce a una medaglia e non la si vince evidentemente qualche fattore si è sottovalutato, queste sono le semplicissime regole dello sport. Ma oggi non è la sede per fare questo tipo di valutazione, oggi è il giorno nel quale voglio tributare ad Alessandra l’ennesimo grazie per una carriera costellata di gradi imprese e i complimenti per l’ottima prestazione di Londra 2012, ottenuta in condizioni non del tutto ottimali, che per questa ragione assume significati ancora più importanti, GRAZIE ALESSANDRA!

Alessandra Sensini, nata il 26 gennaio 1970, inizia da piccola a fare sport, pratica atletica leggera, nuoto, basket fino a quando a 13 anni sale per la prima volta sulla tavola a vela. A 15 anni Alessandra conquista il suo primo titolo italiano nel windsurf (categoria juniores) e subito dopo viene convocata in nazionale per disputare il Campionato Mondiale. Inizia così una carriera entusiasmante e ricca di successi che la porta a disputare 6 Olimpiadi e a diventare l’atleta più medagliata nella vela della storia delle Olimpiadi. Infatti la Sensini conquista ben 4 medaglie in 4 edizioni consecutive: un oro (Sidney 2000), un argento (Pechino 2008) e due bronzi (Atlanta 1996 e Atene 2004). Dopo i Giochi di Pechino, lascia temporaneamente l’attività agonistica per riprenderla nel 2010 con l’obiettivo di partecipare alla sua sesta Olimpiade quella di Londra 2012, che chiude al 9° posto. Oltre alle medaglie olimpiche, Alessandra vanta una serie di titoli iridati, continentali e italiani: 11 ori, 5 argenti e 5 bronzi ai campionati Mondiali; 5 ori, 3 argenti e 1 bronzo ai campionati Europei e 20 campionati Italiani.

Nel 2008 l’ISAF le assegna, il Rolex World Sailor of the Year Award, il prestigioso trofeo per il velista dell’anno e viene nominata Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2010 riceve la Medaglia d’Oro al Merito della Marina.

Via | federvela – foto studio Borlenghi