Elan 210 – Il comunicato ufficiale |
E grazie ad Adriaship arriva puntuale il comunicato stampa (che riposto integralmente) ed un paio di foto del nuovo Elan 210 (Il prezzo è di 23.990,00 + iva)
Il nuovo Elan 210, progettato da Humphreys Yacht Design, è stato presentato in anteprima mondiale al Salone di Dűsseldorf 2011.
Si dice che non tutti i mali vengono per nuocere. Una grossa nube ha oscurato negli ultimi anni l’economia mondiale e probabilmente l’obiettivo di tutti per cercare di uscirne è quello di puntare sui lati positivi. Nell’industria nautica è un obiettivo che fa riflettere sul nostro sport e su ciò che lo rende attraente, sui valori fondamentali della navigazione e su ciò che si può fare per renderlo possibile e stimolante anche per nuove persone.
Nel nostro lavoro con Elan abbiamo sentito l’esigenza di puntare sul lato più travolgente della vela, creando con il 310 ed il 350 barche in grado di catturare l’attenzione di coloro che sono infatuati dal lato divertente della vela. Ed ora, come ampliamento logico di questo lavoro, siamo molto lieti di essere stati in grado di cercare una misura che possa rappresentare un incubatrice cruciale per la salute futura dello sport.
Il nuovo Elan 210 è quello che generalmente si definisce una barca “entry-level” , che si spera possa nutrire nelle persone l’interesse per lo sport e per il possesso di una propria imbarcazione.
In realtà però l’Elan 210 è molto di più – per alcuni rappresenterà tutto ciò che si possa sognare dalla vela, per altri sarà una seconda barca, una scarica di adrenalina per regate occasionali. Qualsiasi sia il criterio di scelta crediamo che questa barca verrà ben accolta nel mondo della vela – veloce e reattiva per soddisfare le esigenze dei regatanti, spaziosa e sorprendentemente confortevole per la crociera.
Il design dell’Elan 210 riprende molte delle caratteristiche innovative viste sulle “sorelle” più grandi, il 310 ed il 350. I due timoni offrono miglior manovrabilità con barca sbandata e minor beccheggio, consentendo all’Elan 210 di beneficiare di una potente forma dello scafo con generose sezioni di poppa.
La grande stabilità dello scafo ed il baricentro basso della chiglia a T offrono un raddrizzamento importante rispetto ad un dislocamento ridotto. In combinazione con un piano velico piuttosto ampio (incluso spinnaker ampio ed asimmetrico con bompresso retrattile e opzione per una randa maggiorata ) l’Elan 210 offre prestazioni brillanti con e senza vento.
Oltre alle prestazioni migliori, la forma dello scafo piuttosto largo consente di avere un pozzetto spazioso ed un volume interno eccezionali per una barca di queste dimensioni. La barra centrale ed il trasto randa montato sullo specchio di poppa esaltano la sensazione di spazio in pozzetto. In centro al pozzetto c’è un alloggiamento contenente un motore 4 cilindri 6 Cv che viene ritratto e posizionato grazie ad un apposito sistema Drizze, terzaroli e manovre fiocco sono condotte tutte in pozzetto grazie a due winch Harken montati ai lati del tambuccio, in corrispondenza della cabina. Questi winch consentono inoltre di attivare il sistema di chiglia basculante in grado di ridurre il pescaggio da 1,55m a 0,50m rendendo pertanto l’Elan 210 facilmente carrellabile e ideale per la crociera in acque con bassi fondali.
Sotto la coperta il layout è semplice, ma al contempo altamente funzionale. All’interno dell’Elan 210 possono dormire tranquillamente quattro persone grazie ad una doppia cuccetta a prua ed a due singole a poppa. La cucina semplice, composta da fornello e lavello singoli ed un wc nascosto consentono di avere tutti i comfort necessari per un week-end di crociera.
L’Elan 210 sicuramente sarà in grado di conquistare una posizione forte nel mercato delle piccole imbarcazioni e fornirà il modello ideale per approcciarsi alla linea performance Elan.
Lo spirito genuino che sta alla base del progetto dell’Elan 210 attirerà allo stesso modo l’appassionato alle regate ed alla crociera offrendo quindi un eccellente potenziale in caso di rivendita futura ell’imbarcazione.
Info: ADRIA SHIP SRL Importatore Italia Elan tel. 043183504 www.adriaship.it
Chiedo a qualche esperto di scrivere, per tutti noi, le differenze più evidenti tra questa barca e il Firstino. In questo modo, conoscendo benone il Firstino, possiamo capire qualcosa anche su questa. Grazie!
Le differenze immediatamente evidenti sono un paio di mq di vela in più (e su quelle misure non sono pochi), un paio di cento kili in meno (e su quelle misure non sono pochi), il bulbo con scarpone finale, il trasto randa a poppa e mi par di capire manchi il paterazzo.
ne aggiungo altre:
un buon trasto a poppa estrema che oltre a consentire una migliore regolazione della randa toglie dalle scatole il paranco in pieno pozzetto del firstino.
Il bompresso incorporato che ne facilita l’armo e il disarmo.
Il fuoribordo a scomparsa che, tolto da poppa estrema, avrà senzaltro minori problemi di cavitazione in presenza d’onda.
E, nel complesso, un’ apparente miglior qualità di rifinimento e di completezza degli interni rispetto alla beneteau.
da armatore di un first 211 certamente non mancherò di vederla dal vivo appena sarà possible.
esteriormente spicca subito il trasto randa, la timoneria, le rotaie del fiocco in tuga, la chiglia a baionetta con siluro e il puntale in cabina.
l’armo è identico a 9/10, anche le misure sono simili,anche se con una E e una P maggiori ha di default 6% in più di randa.
spicca poi dalla scheda, un peso notevolmente inferiore del 28%, che non è poco.
non mi convince, almeno in foto, il box per il motore; mentre diventa molto interessante come gavone.
gli interni sono praticamente gli stessi, essendo il volume contenuto.l’avere messo una sorta di cucinino, non so se valga davvero la pena. una barca di 21 piedi rimane sempre una barca da uscita in giornata. e per il campeggio nautico non serve quanto imbarcato sull’elan. ma sono gusti. non si capisce dalle foto, invece, la posizione e la facilità di utilizzo del wc, se è chimico o marino.
le polari, infine, almeno sulla carta, sono molto entusiasmanti. spero di poterla provare in mare per averne la conferma.
complessivamente una bella barca, un ritorno alle misure di primo ingresso per un cabinato, come stanno facendo già altri cantieri. si spera ora, che anche i marina diano degli ormeggi “entry level”…
in effetti avevo dimenticato la mancanza del paterazzo, che fa il paio con le lande in falchetta per aumentare l’angolo
Col firstino ho fatto qualche fine settimana e notte a bordo. In due e con animo sportivo potresti anche circumnavigare l’Italia intera. Mal che vada ci si accoltella prima delle Egadi.
Domanda: a naso il gavone del motore serve solo a riporlo quando si lascia la barca incustodita. O pensano che uno lo smonti ogni volta che alza le vele? Mistro, illuminami.
E poi tagliamo la testa al toro: chi prova a descrivere un pugno di pro e contro rispetto al First?
L’operazione per tirare su il motore non mi sembra così laboriosa (del resto deriva direttamente dal sistema in funzione sul Beneteau25, anche se lì la chiusura è mal riuscita, mentre qui mi sembra molto più efficace).
Comunque se su una barca così non vuoi neanche fare la fatica di tirar via il motore per andare a vela, allora è meglio che deicidi di passare la domenica in un centro commerciale. Con il piede lungo e elica che gira sotto lo scafo le prestazioni a vela decadono di un 40% abbondante. Che senso ha??? Il nodo della questione non è se lasciarlo giù o meno, piuttosto bisogna vedere attentamente il sistema di chiusura del tappo. Dal video non si capisce granchè.
fermo restando che l’elan 210 va visto, provato e capito se restiamo alle poche immagini e prendiamo per buona la descrizione commerciale, l’ unico vero pro che resta la firstino è che costa di meno..
ps: vedo che alcuni restano un pò basiti dalla mancaza del paterazzo.
Anche l’ ultimo first 30 non ce l’ha. Sembra che sia positivamente sostituito dalle crocette più acquartierate e dalla trazione prodotta dalla catena balumina randa/paranco di scotta.
Filippo, immaginavo che si potesse sollevare il motore fuori dall’acqua – così come si fa sul 21.7 – senza bisogno di smontare tutto e infilarlo nel gavone. Se non si può, grazie del consiglio: andrò senz’altro al centro commerciale.
il video mostra come il motore sia posto su un supporto basculante che si solleva e si riposiziona orizzontalmente nel gavone.
i vantaggi sono abbastanza evidenti. i contro sono che in certe situazioni è necessario essere in due per manovrare, uno al timone e uno al motore.
re paterazzo: anche a me risulta difficile pensare che un gennaker di 55mq non abbia bisogno di uno strallo di poppa (evidentemente il gennaker non arriva in testa ma all’attacco delle sartie). comunque alla elan devono essere molto fiduciosi sulla robustezza dei loro profili.
quel gennaker andrà bene…ma ben sotto i 10nodi di vento altrimenti diventa un’arma impropria…
bisogna vederla navigare questa barca… e in condizioni, magari non critiche, ma quantomeno impegnative…e vedere quanto equilibrata sia… io nutro seri dubbi ..i rapporti peso/sup.velica e sup.velica/lft sono quantomeno al limite della critictà…vabè che resta una barca da uscitina e weekend..però.. in mare non si gioca.
http://www.adriaship.it/repository/download/ELAN%2520210%2520POLAR%2520DIAGRAM.pdf
MAHHH!!! me lo voglio vedere questo film! a 30 nodi di vento praticamente decolla!!
sapete per caso se il motore sia incluso nel prezzo?
perchè sulla brochure ufficiale c’è scritto optional…non so però se sul nostro mercato sia compreso a 23990€+iva.
A me comunque piace davvero tanto, anche se forse spenderei un po’ di più e mi buttere su un Comet 26s
Il motore sicuramente NON è compreso nel prezzo
Scusate la mia inesperienza. Ho visto la barca a Düsseldorf e mi ha impressionato positivamente (sulla carta) soprattutto la soluzione del motore recesso nel gavone. Non mi è chiara però la dinamica di utilizzo in navigazione. Dovendo utilizzare necessariamente il motore per uscire dalla marina secondo voi è comunque necessario risollevarlo per non perdere il 40%… addirittura? Daquel che ho visto mi pareva fodsse immerso giusto il piede del motore e quindi non dovrebbe funzionare come una normale trasmissione a piede poppiero quindi sempre immerso? Altra cosa che non mi è chiara è se esista un accensione/spegnimento remoto del motore. Perdonate l’inesperienza, ma se così non fosse, a motore già immerso serve azionare un accensione manuale direttamente sul motore aprendo e chiudendo il gavone?
Grazie delle risposte e complimenti per gli interventi che leggo sul blog.
PS
sul fatto che con il gennaker larmato letteralmente decolli…. non ho dubbi!
secondo me il 40% è un’esagerazione. Per come la vedo io il motore lo cali in acqua quando esci e lo tiri su quando rientri e sei ben ormeggiato in porto.
Credo anch’io sia così. Ho visto che sulla seduta di destra sembrano esserci i comandi per regolare la velocità del motore. secondo te è possibile che ci sia anche un comando remoto di accensione/spegnimento elettronico o si deve accendere il fuoribordo tirando il cavo manualmente dopo aver aperto il gavone?
Perchè molti sono perplessi della presenza del gennaker senza paterazzo? Dubito che Humphreys abbia sottovalutato la cosa e comunque le crocette sono molto acquartierate, non dovrebbe bastare, perché mai dovrebbe essere murato all’altezza delle crocette e non in testa d’albero? Bastava ridurre la tela allora.. o no?
Non so se facciano fuoribordo così piccoli col motorino d’avviamento. Quanto al gennaker sono sicuro che il progettista ha calcolato tutto come si deve.
ciao a tutti…a motore acceso il portello chiuso o aperto?? e il gas? e la retro come la inserisco e se sono sul motore ai comandi come timono???
Ho chiesto lumi ad Adria Ship e mi ha confermato che accensione/spegnimento/ regolazione del motore avvengono tutte a gavone chiuso. la regolazione, se guardi bene avviene con una manetta posta sulla fiancatina della murata di destra.
Non male…. anzi direi che ELAN 210 può definirsi a buon diritto, nella sua categoria, una killer boat!
Mi è appena arrivato un comunicato stampa che dice che la vedremo esposta al Vela&Vela a Muggia in Aprile.
A me non risulta, ho avuto uno scambio di mail con AdriaShip che, a specifiva domanda, mi ha detto che il n° 1 uscirà il 20 aprile e quindi NON sarà a Vela&Vela.