Il resoconto della visita al Salone nautico di Venezia |

festival del mareCome annunciato e già esplicitato, spero eloquentemente nel messaggio per immagini, sono andato a visitare il Salone Nautico di Venezia, ho pubblicato il resoconto su blog.yachtandsail.it. Lo replico in parte qui sperando di raccogliere qualche commento/suggerimento di qualcuno che di la non ci passa o comunque non commenta.

Il resoconto sui contenuti è scarno. Non certo per mancanza di tempo o voglia ma proprio per assoluta mancanza di spunti, di idee, di qualcosa da raccontare. Un amante della vela, ma ho colto i mugugni anche di qualche appassionato di barche a motore, non può che rimanere profondamente deluso dalla scarsità di contenuti proposti da questa ottava edizione del Festival del mare, probabilmente la peggiore di sempre.

Non c’è niente che non ci fosse nella scorsa edizione, non c’è molto di quanto nella scorsa edizione c’era. Della trentina di barche presenti, esclusi i charter e le barche del Vela Club Venezia presenti in massa, rimangono forse solo un paio di concessionari, nessuna novità, quasi nessuna barca nuova, qualcuno esponeva anche qualche usato, per qualcuno l’usato non era nemmeno del proprio cantiere di riferimento.


Constato la totale assenza degli espositori presenti lo scorso anno ed annunciati come presenti al prossimo Vela&Vela sailing expo di Trieste. Quando sarò lì cercherò di indagare per capire le motivazioni di questa scelta.

Non essendo un professionista del settore non saprei giudicare perchè una località con la storia marinara di Venezia, le potenzialità economiche e la concentrazione di porti e darsene caratteristiche di questa parte d’Italia non sia in grado di esprimere una fiera nautica all’altezza. Per quanto il Salone nautico di Venezia non sia mai riuscito veramente a prendere piede non avrei mai pensato di arrivare a rimpiangere le edizioni passate.

Tredici Euro di ingresso, sei di parcheggio, altri sei e cinquanta per un pessimo panino ed una bibita, una mezza giornata di lavoro persa. Un pessimo investimento compensato solo da una sosta, lunga la via del ritorno, a Punta San Giuliano. In quello splendido angolo di Laguna Veneziana che ospita tra gli altri il Circolo Velico Casanova.

Altra nota positiva è che ci sono andato in compagnia di Matteo, che è sempre una gradevole compagnia e una buona occasione per imparare delle cose sulla comunicazione.

No Responses to “Il resoconto della visita al Salone nautico di Venezia”

  1. Visto quello dello scorso anno, sono a posto per i prossimi 10 ;-)

    Sul perchè non decolli/ci siano meno espositori, non so quanto costi (per gli espositori) quello in programma a Muggia, ma di sicuro quello di Venezia non è propriamente economico (anche se lontanissimo da Genova). In periodo di vacche magre credo pesi parecchio sulla scelta, specie se il costo è a carico diretto del concessionario.
    BV

  2. da non veneziano, ma da osservatore esterno, credo che venezia stia facendo un classico errore: di credere di avere ancora una forte rendita di posizione, valida in modo trasversale a molti settori economici.
    invece le persone che girano sono sempre più attente al rapporto qualità/prezzo.
    senza contare che una fiera dovrebbe essere funzionale a chi ci partecipa e non a chi la organizza.
    per venezia avevo un biglietto al 50%: è e rimarrà a casa o lo darò a chi me lo chiede.

    è morta venezia!viva venezia!
    tutti a trieste!

  3. l’altro anno gli espositori di vela lamentavano l’eccessivo costo di partecipazione, la totale assenza di servizi a terra, la fretta con la quale nonostante pioggia neve e soprattutto nebbia sono stati sbattuti fuori dalle banchine e il modesto afflusso di visitatori. Inoltre lamentavano che la maggior parte degli stand a terra (costosissimi) era di specialità alimerntari e non di nautica.
    Credo che proprio sulla cattiva esperienza di Venezia su cui molti contavano, sia nata Vela & Vela.