Batteria agli ioni di Litio da Mastervolt |

batteria al litioPiù piccola, più pulita, più efficiente e con una aspettativa del ciclo di vita tre volte più lungo rispetto all’ equivalente al piombo-acido. Può essere utilizzata come sostituzione diretta delle batterie al piombo-acido.

E’ già molto usata in apparecchi di consumo tipo telefoni mobili, macchine fotografiche e computer portatili, la batteria agli ioni di litio ha un rapporto energia/peso molto più elevato.

Per fare un confronto in termini di peso, una batteria al litio da 24V, 160Ah pesa 40 Kg, due batterie al piombo gel da 12V (collegate in serie per avere 24V) da 200Ah complessivi, pesano 140Kg, già me la vedo installata sicura su tutte le barche da regata a compenso.

Le batterie al piombo hanno un tasso di scarica tipico del 50%, quelle al litio dell’80%, vale a dire è possibile utilizzare l’80% della capacità prima che sia necessaria la ricarica.

Il confronto in termini di prezzo non mi è riuscito di farlo perchè di prezzi non ne ho trovati da nessuna parte.

Info: www.mastervolt.com

2 Responses to “Batteria agli ioni di Litio da Mastervolt”

  1. sul sito non c’è il prezzo per lo stesso motivo per cui i gioielli in vetrina da Cartier non hanno il cartellino: se ti chiedi quanto costa vuol dire che non te lo puoi permettere. :D

  2. Le batterie Litio/Polimeri sono senza dubbio interessanti, ma hanno costi di produzione eccessivi. Se quindi sono eccellenti per i dispositivi portatili a ricarica, dove permettono autonomie notevoli, sono poco convenienti per quegli impianti in cui le dimensioni non sono determinanti.

    A costi del tutto simili oggi, ma che possono crollare non appena iniziasse una vera produzione di serie, i generatori a fuel cell sono destinati a sostituire in toto i sistemi di accumulatori: l’energia si produce e non si accumula più.

    Oggi sono disponibili impianti a metanolo, ma già esistono prototipi funzionanti a gasolio, cosa che sarebbe perfettamente compatibile con la rete distributiva attuale di carburante, il cui unico difetto mi pare essere che richiede una temperatura di esercizio intorno ai 1.000°C, cosa un po’ scomoda da gestire.

    Ma nulla vieta che trovando una differente via di “reforming”, si riesca ad ottenere Idrogeno dal gasolio con temperature molto inferiori.