Matteo Miceli vara il nuovo Class 40 EstEco |
[Copio incollo da comunicato stampa] Fiumicino, 15 dicembre 2010 – Varato a Fiumicino, presso i Cantieri d’Este il nuovo Class 40 EstEco con il quale Matteo Miceli compirà il giro del mondo in solitario senza scalo né assistenza nel 2012, atto finale del progetto “Roma Ocean World 2009/2012” (ROW), un percorso attraverso tutti gli oceani che porterà il velista di Ostia da Roma a Roma, in piena autosufficienza energetica e senza lasciare alcuna impronta ambientale.
«Gli oceani – dichiara Miceli – rappresentano il 71% della superficie terrestre e sono le prime vittime dell’inquinamento diretto (rifiuti di ogni genere, maree nere) o indiretto (emissioni dei gas ad effetto serra), veri attentati al delicato equilibrio della terra e di ogni creatura vivente. Per questo abbiamo messo in piedi un’operazione con la quale fare da cassa di risonanza a tutto ciò che significhi rispetto dell’ambiente in questo aiutati da tante aziende a tante istituzioni, con in prima fila la Provincia di Roma. Se con la nostra impresa riusciremo a trasferire alle persone un atteggiamento mentale di rispetto per l’ambiente, allora avremo vinto. L’onda del cambiamento sarà partita e noi saremo stati gli artefici di tutto questo».
Ma oltre all’animo ambientalista in Matteo Miceli c’è anche l’anima “bieca” del velista che vuole vincere: ”Sarà si una barca ecologica – ammicca Matteo – ma anche tiratissima e iper performante. E’ una barca solida perché deve affrontare l’oceano, ma studiata per essere possibilmente al top della Class 40. Non nego che un pensierino alla prossima Jacques Vabre ce lo sto facendo. Per novembre del 2011 EstEco dovrebbe essere a posto”.
Dopo il varo, infatti, inizieranno a bordo i lavori per tutte quelle dotazioni tecnologiche d’avanguardia che renderanno questa Class 40 unico e soprattutto molto “eco”. Si lavorerà per la strumentazione fotovoltaica, per l’eolico, per l’accumulo dell’energia. Una chicca sarà l’energia umana, perché sarà sempre possibile trovarsi senza vento e coperti dalle nuvole e la sola soluzione sarà allora quella di pedalare.
Matteo Miceli da anni corre sotto il guidone dello Yacht Club di Favignana, che da sempre lo supporta sia nelle regate italiane, sia nelle sue imprese oceaniche. “Siamo sempre stati vicini alle imprese di Matteo – ha dichiarato Chiara Zarlocco presidente dello Yacht Club Favignana – e ancora di più lo abbiamo voluto sostenere per questa Roma Ocean World, un’impresa insieme sportiva e culturale, con la quale è possibile dimostrare che la tecnologia può e deve essere al servizio dell’uomo e dell’ambiente. E ci fa poi piacere associare il nome del nostro Yacht Club e della Sicilia ad un’impresa tutta italiana, nella concezione e nelle tecnologie. Un vero esempio di quel Made in Italy che ci fa essere apprezzati nel mondo”
Importantissimo anche il ruolo della Lombardini Marine, leader in Italia nella produzione di motori marini che per la prima volta fa scendere in acqua un suo prototipo di motore elettrico che testerà nella più impegnativa delle sperimentazioni.
“EstEco” è una imbarcazione (lunga 12,190 mt e larga 4,490), altamente tecnologica, che non ha alcun impatto sull’ambiente tanto da non utilizzare combustibili fossili e non ha supporto esterno di acqua, luce e gas. È una barca completamente “green”: nel ciclo produttivo (dalla creazione alla dismissione), nell’accumulo e utilizzo dell’energia (per la propulsione) e nella strumentazione.
Roma Ocean World 2009/2012 si propone di raggiungere quattro obiettivi:
Palesare direttamente i cambiamenti visibili in atto nelle terre e nei mari toccati da questo percorso.
Contribuire all’indagine scientifica e oceanografica (biologica e fisica) con campionamenti, misure e prelievi effettuati, proprio da Miceli, nei mari solcati durante la traversata.
Dimostrare che le attuali tecnologie (e un atteggiamento più responsabile) consentono di poter vivere e navigare bene, in modo ecologicamente sostenibile e utilizzando solo fonti energetiche rinnovabili come il solare, il fotovoltaico, l’eolico, le idroturbine per garantire l’energia necessaria per garantire l’energia necessaria al funzionamento dei servizi di bordo ed eventuale propulsione a motore senza consumo di carburanti e senza emissione di gas nocivi.
Effettuare una sperimentazione reale e impegnativa sull’effettiva efficacia e affidabilità di soluzioni tecnologiche innovative ai fini della mobilità sostenibile.
avevo voglia di assistere al varo, anche perché mi domando (e volevo chiederlo a lui) come mai questo progetto “ROW” invece di un “PGOR” … insomma, non c’è bisogno di scomodare Occam, una corsa, per di più ufficialmente nel calendario della classe 40, mi pare dia più visibilità.