Italia 70 per formare velisti oceanici |
Cose degne di nota che ho letto riguardo ad Italia 70, la sfida italiana alla VOR, quelle che qui in seguito evidenzio in grassetto.
“La base della FIV per le avventure oceaniche sarà in Liguria, perche’ e’ un’iniziativa che parte dalla Liguria, sfruttando tanto know-how ligure come il cantiere o la veleria – spiega Carlo Croce presidente della Federazione Italiana Vela – ma con lo spirito di formare una nazionale italiana.
La Federazione Italiana Vela per l’occasione ha intenzione di fare un centro specializzato per esperienze oceaniche proprio a La Spezia. Italia 70 nasce con l’idea di accettare una sfida quasi impossibile, per pura passione, e non per risvolti commerciali”. Questo è l’obiettivo del presidente del consorzio Italia 70 nonché presidente federale.
Mentre vengono rilasciate queste dichiarazione la barca è presso la base della Marina Militare a La Spezia, in secco per i primi lavori sullo scafo, anche per portare a termine il suo cambio di identità: infatti da Ericsson 3 diventerà «Italia 70». Le prime uscite in mare sono previste ad aprile, dopo aver valutato lo stato delle attrezzature tecniche.
«Partiamo in salita – sottolinea Giovanni Soldini – l’Italia non partecipa da quasi 20 anni a questa regata intorno al mondo, attualmente non abbiamo competenze specifiche per una sfida del genere, ma siamo convinti che in Italia ci siano ottimi velisti, basta prepararli. Noi con il progetto Italia 70 non abbiamo solo pensato ad una competizione agonistica, ma ad un’operazione culturale a lungo termine, tutta italiana e fatta solo da italiani, che prevederà la partecipazione ad almeno a due Volvo Ocean Race». Gli equipaggi che oggi si sfidano sono sempre formati dai migliori velisti di tutti i paesi e in questo le 11 persone di Italia 70, tutte per regolamento sotto i 30 anni, e tutte di nazionalità italiana, rappresentano già la prima eccezione, ma questo è solo l’inizio.