Green Cruiser 50 – concentrato di innovazione |

chiglia mobile innovativa

propulsione innovativa

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No Responses to “Green Cruiser 50 – concentrato di innovazione”

  1. Entrambe le soluzioni non mi convincono molto.

    Se è interessante la soluzione delle eliche nei timoni, che elimina la necessità di avere un bowthruster, altrimenti indispensabile se si ha il timone a doppia pala, mi lascia perplesso la posizione dei motori che provoca gran peso a poppa e cavi di alimentazione necessariamente lunghi, che provocano dispersione anche se si lavora a 400 Volt. Come idea, avrei a questo punto preferito due motori oleodinamici nelle pale trascinati da pompe elettriche centralizzate, impianto comunque presente per pilotare winch e pistoni di bordo.

    Anche la chiglia è suggestiva, ma piena di problematiche: il siluro, non certo un grissino, deve scorrere su una rotaia laterale posizionata nel peggior punto posibile per essere “tenuta d’occhio”, ed in più rimane il problema di spostare il peso in virata, con la necessità di dover considerare sempre la possibilità di una manovra errata: la barca deve rimanere a stabilità positiva anche se il siluro fosse sottovento.

    Personalmente preferisco una più tradizionale chiglia telescopica, ancor meglio se integrale, quando la dimensione della barca permette l’invasione dell’interno dello scafo senza compromettere l’abitabilità.