Indagine sulla nautica da diporto a Cagliari |

Bandiera ufficiale Sardegna

[copio incollo] L’ Associazione Industriali Province della Sardegna Meridionale ha portato a termine in questi giorni una indagine sulla situazione della nautica da diporto nell’ area portuale del capoluogo.

I risultati, anche nella prospettiva di uno sviluppo in chiave turistica del bacino portuale, verso il quale sembra decisamente orientata l’Autorità Portuale di Cagliari, appaiono interessanti.

Attualmente i posti barca disponibili nel territorio comunale, comprendente il bacino del porto commerciale ed il porticciolo turistico di Marina Piccola, sono 1280, gestiti da sette diversi operatori. L’80% circa dei posti barca disponibili comprendenti sia quelli gestiti dalle società sportive sia quelli gestiti da società commerciali private, è occupato da imbarcazioni locali o comunque ormeggiate stabilmente nel porto cagliaritano.

Nel corso del 2008 risultano essere transitate nel porto di cagliaritano circa 1200 imbarcazioni. Di queste, circa i tre quarti (900) erano imbarcazioni a vela mentre 320 sono state le imbarcazioni a motore. Il 71% delle imbarcazioni in transito è risultata essere di dimensione inferiori ai 14 metri. Il 24% era compreso nella classe dimensionale tra i 14 ed i 24 metri, mentre il restante 5% era costituito da unità da diporto di misura superiore ai 24 metri.

In termini di presenze, il traffico generato dalle imbarcazioni in transito può essere stimato in circa 12.000 persone (calcolando un equipaggio medio per imbarcazione di 4 persone e 2,5 giorni medi di sosta). A questi dovrebbero aggiungersi (sempre secondo le stime elaborate dagli uffici della Associazione) altre 18.000 presenze ottenute tenendo conto che circa una cinquantina di imbarcazioni, con un equipaggio medio di 2 persone, sostano nel porto cagliaritano per circa sei mesi.

Un terzo circa delle imbarcazioni in transito battono bandiera italiana mentre le straniere risultano essere principalmente inglesi. Rilevante anche il traffico di imbarcazioni battenti bandiera Francese, Spagnola, Tedesca ed olandese. Nel calcolo non sono comprese le imbarcazioni convenute a Cagliari per i diversi eventi sportivi succedutisi nel corso dell’anno.

Per quanto riguarda i servizi, gli operatori privati dimostrano grande attenzione alle esigenze di mercato e, pur tra notevoli difficoltà, cercano come possono di sopperire alla mancanza di infrastrutture ed alle carenze dei servizi pubblici.

Tutti posti barca dispongono di acqua, energia elettrica e connessione alla rete internet. Nell’area portuale sono presenti impianti per il rifornimento di carburante mentre in tutto il bacino, oltre all’assistenza per il carenaggio, meccanica ed impiantistica specialistica per le imbarcazioni (nell’area portuale sono attivi sette cantieri), è possibile ricevere assistenza per lo smaltimento dei rifiuti ed ottenere servizi di guardiania, antincendio etc…

Ancora poco diffusi risultano essere invece essere servizi quali il catering o la lavanderia. Totalmente affidato alla buona volontà dei singoli operatori è il servizio di informazione turistica. Del tutto assenti infine l’assistenza medica e farmaceutica.

Via Associazione Industriali Province della Sardegna Meridionale

No Responses to “Indagine sulla nautica da diporto a Cagliari”

  1. Caspita, devo aver beccato proprio l’unico posto barca privo di connessione internet, dal quale posso rivolgermi solamente a due cantieri che fanno il bello ed il cattivo tempo, ed l’unico caso al mondo di gestore della marina che decide se far entrare meccanici/tecnici per fare lavori in barca a suo insindacabile giudizio…

  2. ma noooooo dai che va tutto bene, madama la marchesa….
    ti dimentichi delle mafie che devi smuovere per avere un posto barca permanente, delle merdone che sguazzano tra le barche (per i non sardi, merdone=pantegana) a su siccu e dintorni, dell’assistenza alle barche un pò da ridere, etc etc.

    ciaooooo
    Crispilo

  3. Ci speravo proprio in un vostro commento :-)