La precisazione di Karma |
Nel commento finale al campionato italiano X-35 avevo avevo fatto delle considerazioni personali sulla non partecipazione all’ultima prova del – a quel punto – matematicamente campione Karma.
Vladimiro Pegoraro, armatore di Karma, ha commento l’articolo con delle precisazioni a cui ritengo giusto dare il risalto che meritano:
Sono l’armatore dell’imbarcazione Karma che ha vinto il campionato italiano di Scarlino.
Riguardo al commento n° 3 nel quale mi si accusa di “snobbare” o “non avere rispetto” degli altri concorrenti per non aver partecipato all’ultima regata in programma voglio specificare che ciò è stato da noi deciso solo a titolo prudenziale e spiego con una domanda:
Cosa sarebbe successo se all’ultima prova fossimo incorsi in una bandiera nera per un qualsivoglia motivo???????????
Non essendo la prova scartabile ( 35 punti) avremmo finito il campionato a 49 punti e quindi al 4° posto.
Prima di fare delle illazioni di poca sportività od altro sarebbe bene pensare ed informarsi sulle regole di regata.
Evidentemente il commentatore ha trascurato queste due regole basilari.
Cordialità a tutti
Vladi Pegoraro (KARMA – ITA 15434)
Rinnovo i complimenti per una vittoria che, mi hanno detto, piuttosto schiacciante non solo in termini di vittorie di prova ma anche di distacchi nelle singole prove.
Rinnovo anche i complimenti anche per essere passato con profitto dalle regate a compenso a quelle in monotipia, con la speranza che tanti altri seguano il suo esempio.
Bhe, la giustificazione fà davvero acqua da tutte le parti.
Non si prende una BFD se non si và a cercarsela e neppure una qualsiasi DNE a costo di girare come delle trottole o decidere per un RET o un RAF.
Comunque, a risultato acquisito, comprendo il desiderio di evitare di mettere a rischio attrezzature ed equipaggio in una prova sostanzialmente inutile.
Molto, ma molto, peggio quelli che fanno tutte le prove e poi disertano la cerimonia di premiazione, a mio parere.
Dimenticavo.
Bravi!
Complimenti al signor Pegoraro, che si prende la briga di spiegare le sue ragioni. Complimenti di cuore perché le persone che ci mettono la faccia e ci tengono a chiarire le cose – in modo semplice e chiaro – meritano il massimo rispetto.
Ci comportassimo più spesso così, vivremmo in un’Italia migliore.
Beh, a me saltare una prova per non rischiare di prendere una nera mi sembra poco sportiva.
Le regate si onorano partecipando (e finendo) a tutte le prove ed alla cerimonia.
poi non bastava starsene fuori da possibili pasticci arrivare magari un po’ dietro e scartare un risultato che comunque aveva visto la barca in acqua?
magari azzardando una tattica solitaria andava pre bene facendo un figurone :)
complimenti cmq
Sono perfettamente d’accordo con il grande Vladi e soprattutto con il suo eccezionale equipaggio. Vederli in acqua non lasciava dubbi fin dalle prime battute su chi avrebbe vinto il campionato.
Ahime’, chi non regata a questi livelli non puo’ capire che un BDF si prende molto facilmente. Mister X contro Spin One ne e’ un esempio. Guardatevi bene il video e rendetevi conto del casino che c’era in partenza e in boa. Il livello era molto alto e le barche giravano molto “strette” . I tonfi che si sentivano in boa facevano capire molte cose. :-P
Per Karma hip hip urra’!!! E pppooiiiii… titolo per la seconda volta tutto ADRIATICO!!!
Ale, regata sociale o America’s Cup, se stai a 30 metri sottovento alla linea di partenza mura a dritta e prua al vento, nemmeno Giove riesce ad infliggerti un BFD …
Quando il risultato richiesto è uno scarto, basta partire entro il tempo limite di partenza.
Ribadisco: le vele costano, le barche pure ed è giustificabile, ma non bello, evitare una prova che dovrà comunque essere scartata.
Se poi consideri che con gli altura la partenza vera è con la P, già la I è sciocca, la Z è stupida e la Black Flag è assolutamente idiota. Quanti erano gli X in regata? Possibile che il CdR non riuscisse a prendere i numeri di mascone di quelli partiti in anticipo?
Vogliono scimmiottare le derive e riescono solo a risultare ridicoli, questa è la realtà.