Artemis Ocean Racing II |
Noto che il nuovissimo Open 60 Artemis Ocean Racing II è dotato di quei due tuboni laterali che sembrano gli stabilizzatori da peschereccio del Maine tipo “La tempesta perfetta”, purtroppo nella foto non si vedono benissimo.
Capisco che non sono stabilizzatori, che sono parte dell’armo e che servono a sostenere il sartiame e quindi l’albero ma non ne capisco la motivazione “progettuale”.
Se qualcuno tra i miei eruditissimi lettori, so essercene qualcuno di straordinariamente preparato, fosse così gentile da spiegarmela.
Generalmente fungono da crocette per l’albero che è girevole e che quindi non può montare le crocette tradizionali.
Lo scopo è sempre quello di avere almeno 11° di quartiere tra sartia e albero.
ciao si chiamano outrigger, servono a “sostenere” un’ albero alare, in versione rotante evitando uso di crocette spostando l’attacco delle sartie molto all’esterno come su un multiscafo (vedi trimarani moderni) ;così si progetta un albero molto efficace con una interfaccia specifica per la randa. tutti i progettisti più famosi dei classe imoca 60 piedi li hanno utilizzati ( finot, farr,…)
Notoriamente una delle esigenze più importanti per i solitari oceanici è l’igiene.
Pertanto, dopo i 40 urlanti e i 50 ruggenti, dopo l’Indiano tra i ghiacci e l’Horn, appena inizia la risalita dell’Atlantico è necessario provvedere ad un bucato.
I due “tuboni” che tu vedi sono una sorta di stendino, che alle andature portanti e con timonieri che portino un’adeguata taglia di mutande possono aumentare la superficie velica fino al limite di stazza.