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Leggiamo sul certificato: B) TEMPO/DISTANZA (GPH) tempo corretto = tempo reale – (valore x distanza)

E ci chiediamo se sia una roba che se magna :-)

Si tratta di un calcolo in base alla lunghezza del percorso in miglia.

Le unità di misura della grandezza fisica sono espresse in secondi/miglio, essendo convolti il tempo e lo spazio si tratta in pratica di una velocità.

I numeri forniti dalla stazza IMS tentano di quantificare la velicità teorica della barca.

Moltiplicando il numero per la lunghezza del percorsa in miglia si ottiene il tempo in secondi che teoricamente si dovrebbe impiegare.

Piu’ è alto il valore in proporzione alla reale velocità della barca più il GPH è favorevole.

Ipotizziamo di avere un GPH 600,0 (facciamo tondo per farla facile a fare i conti) e che un nostro ipotetico avversario diretto abbia un GPH 590,0. Questo significa che per arrivarci davanti in tempo compensato il nostro avversario ci deve dare un distacco di almeno 10 secondi per ogni miglio di lunghezza della regata medesima.

In una regata lunga 10 miglia 10 x 10 = 100. Per arrivare davanti a noi il nostro avversario diretto deve darci un distacco di almeno 100 + X secondi (con solo 100 secondi saremmo pari).

W la monotipia :-)